Un connubio tra l’essere a casa e l’essere altrove, testimoni e partecipi della contemporaneità ma anche di esperienze di viaggio nel tempo e nello spazio.
Nel 1880 il complesso di edifici era un opificio, poi un insieme di laboratori artigianali, e infine, dal 1999, l’atelier di progettazione architettonica di Claudio Nardi, luogo deputato alla nascita e al confronto delle idee e alle evoluzioni necessarie al farle diventare concretezza.